M. M. Boiardo informa il duca Ercole di aver fatto arrestare un certo Federzoni da Campogalliano a causa di alcune minacce da lui rivolte a una famiglia di Rubiera, la quale lamenta non solo il fatto che il Federzoni abbia ottenuto la grazia per alcuni suoi delitti proprio dal duca, ma diffida del giudice di Modena al quale spetterebbe la competenza del caso. Boiardo, quindi, sollecita il duca ad occuparsi della faccenda sia per un proficuo guadagno che ne potrebbe derivare, sia per mettere a tacere le lamentele della suddetta famiglia nei confronti dell’eccellenza stessa!
Aggiunge poi qualche notizia su “quello garzonetto che canta a Modena”
Trascrizione TRATTA DA M. Maria Boiardo, Opere volgari: Amorum libri. Pastorale. Lettere, a cura di P. V. Mengaldo, Bari, Laterza, 1962
Ill(ustrissi)mo S(igno)re mio. Essendo qui a Rubiera per adaptare certa differencia tra doe famiglie de qui, un Federzone da Canpogaiano, quale era parente de una de le parte, fece alchune minaze per le qualle io il fece reponere in pregione; hora sono venuti alchuni homini pure da Canpogaiano li qualli se doleno che, havendo costui a li dì passati morto uno de li soi et da poi ottenuta gratia da la S(ignoria) Vostra, che non gli sia processo contra. Sentendo che loro se dolevano e stavano per dolersi di questo cum Ex(cellenti)a Vostra, gli ha molto menazati, e che la notte seguente doppo queste minaze gli sono statte tagliate molte vite ne li campi soi, le qualle suspectano loro essere guaste da costui. Io gli resposi questo non essere mio officio e che lo rimeteria a Modena al Judice che gli faria ragione, et loro me hano mostrato havere molto sospetto esso Judice e che voluntieri voriano che il Podestate lì de Campogaiano fosse cognitore sì de questa cossa come de la morte de molti seguita per mezo di questo Federzone a sugestione de altrui, le qual cosse, quando fossino come le hano narate, son certo che la S(ignoria) Vostra justamente ne trarebe parechie centinara de ducati e faria cossa laudabile a punire tre excessi grandissimi fatti lì a Ca(n)pogaiano da pochi mesi in qua, e non conumero in questi quello de il qualle gli ha fatto gratia la S(ignoria) Vostra. Onde ho deliberato lassare così preso Federzone fintanto che la Vostra Ex(cellenti)a cometa la cognicione di questa cosa a chi li pare. Ben gli racordo che non la voglia cometere a me, però che oltro che non sapia fare simili exsamini, anchora me parebe caricho non essendo facenda de più < im > porta < nza >… o nissu < u >… et credo che il Judice proprio de… e farà lo officio suo… e benchè quilli homini lo habino sospetto… expetano resposta de la S(ignoria) Vostra prima che sia relassato, perché pigliarlo di novo non si farebe sansa difficultate.
Quello garzonetto che canta a Modena, de il qualle parlai a Ferrara cum la S(ignoria) Vostra, non è venuto per il male che io hebi e da poi non ho curato il mandorlo, essendo per venire di qua Vostra Ex(cellentia) che lo porà odire e vedere; e non essendo, per la S(ignoria) Vostra non perderà lo aviamento de il suo maestro, il qualle non gli ha voluto dare licencia de venire a Ferrara se non se parte in tuto da lui. Io me racomando ala S(ignoria) Vostra.
Herberie, xxvi augusti MCCCCLXXXI.
Servolus
MATTHAEUS MARIA BOIARDUS
propria manu.
A t.: Dilectissimo domino meo duci Ferrarie.
Nota di commento a cura di IDA RUSSO*
Nella chiusa della lettera il conte informa il duca di non aver mandato a Ferrara il ragazzo che canta a Modena a causa di un male che aveva colpito il Boiardo, il quale non provvederà a inviarlo nemmeno ora poiché, essendo il duca in procinto di recarsi a Ferrara, potrà vederlo e ascoltarlo direttamente lì.
Metadati
- Mittente: Matteo Maria Boiardo
- Destinatario: Ercole d’Este
- Data: 26 Agosto 1481
- Luogo di spedizione: Rubiera
Descrizione del documento
- Collocazione: Archivio di Stato di Modena /, Archivio Segreto Estense / Cancelleria / Archivio per materie / Letterati, busta 10
- Misure: lunghezza 22 cm, altezza 32,3cm
- Numero carte: 1
- Scrittura: c1r. e 1 v.; sulla c1 v. è presente l’indicazione del destinatario.
*Ida Russo, Le lettere di Matteo Maria Boiardo nell’Archivio di Stato di Modena: tra autografia e casi giudiziari, tesi di laurea, Università degli studi di Bologna- Scuola di lettere e beni culturali, relatore prof.ssa Loredana Chines, a.a. 2015- 2016